SUPERVENETO

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INT. UFFICIO MODERNO – GIORNO

Una donna sui 40 anni, LUISA, seduta dietro una scrivania, impeccabile, con un’aria seria e concentrata. Dall’altra parte, una giovane donna, CLAUDIA, circa 30 anni, vestita casual ma curata, con un sorriso aperto e energia contagiosa.

LUISA (guardando un documento) Claudia, non capisco questa storia di “popolarità”. La politica non è una questione di moda o di like sui social. È responsabilità, razionalità.

CLAUDIA (sorridendo) Lo so, Luisa. Ma anche i politici più seri devono parlare alle persone, essere vicini, sentirsi umani. La tua immagine attuale sembra troppo distante, troppo “ufficiale”. Vogliamo cambiare, giusto?

LUISA (sospira) Cambiare? Forse. Ma non posso svestire anni di esperienza e serietà così facilmente.

CLAUDIA (sospira, poi si avvicina) Capisco, ma pensa a questo: essere più giovane, più diretta, più vicina alle persone non significa tradire i tuoi valori. Significa renderli più comprensibili, più umani. La gente vuole sentirsi rappresentata, non impersonata.

LUISA (sospirando di nuovo) E tu pensi che io possa essere “popolare” senza perdere credibilità?

CLAUDIA Assolutamente. È una questione di equilibrio. Ti aiuto a trovare il tono giusto, il linguaggio più fresco, più autentico. Non devi rinunciare a chi sei, solo mostrare un lato diverso.

LUISA (sospira, poi sorride leggermente) Sei molto giovane, ma forse hai ragione. Forse è il momento di cambiare anche per me.

CLAUDIA (esaltata) Brava! Iniziamo subito. La tua nuova immagine ti sorprenderà, ne sono certa.

LUISA (guardandola con un sorriso più aperto) Allora, andiamo avanti. Ma niente slogan banali, eh?

CLAUDIA (ridendo) Promesso. Solo autenticità.

Le due donne si sorridono, pronti per il cambiamento.


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